Lévi-Strauss, è un antropologo francese e massimo teorico dello strutturalismo applicato agli studi. Nel «Pensiero selvaggio», espone il vincolo che unisce la «società occidentale» alle popolazioni a lei più remote. Nel tentativo di cogliere le strutture profonde, universali e atemporali, che sottomettono il pensiero umano, egli è giunto a postulare l'esistenza di una logica binaria che, allo scopo di classificare e ordinare il mondo, costruisce categorie mediante un sistema bipolare di opposizioni o contrasti. Per Lévi Strauss, l’asse logico è quella dimensione unificante dei fenomeni che sono messi in relazione tra di loro. Esso può indicare la dimensione del colore, della forma, della posizione, che collega due fenomeni, ma consente anche di stabilire una differenziazione.
Bhimbetka, zona archeologica nell'India centrale |
Se pensiamo ad esempio al color aragosta, è facile trovare la sua dimensione primitiva, selvaggia. Basta ricondurci ai rituali dell'uomo preistorico grande pittore e incisore, che sbriciolando “terre” naturali e mescolandole con acqua o urina, otteneva colori sulle tonalità rosso-arancio, molto simili al color aragosta.
Serra da Capivara, parco nazionale nel Brasile nord-orientale |