Monday 9 January 2017

This is the end

Salve a tutti fedeli compagni di viaggio,

siamo giunti ormai all'ultima tappa di questo percorso, condotto all'insegna della scoperta del color aragosta e delle sue innumerevoli e talvolta selvagge (step23), sfaccettature.
Fin da subito è stata una sfida stimolante e singolare scorgere nessi logici tra il colore e ambiti apparentemente lontani, eppure così vicini. La mia curiosità è aumentata insieme al mio interesse, e infilando nello zaino un bel carico di intuito e deduzione, mi sono immersa a capofitto in questo cammino, arricchendo passo dopo passo il mio abbecedario (step 9) e la mia nuvoletta (step24) cromatica. 

Prima tappa del mio itinerario è stata l’etimologia (step1) della stessa parola aragosta, proseguendo poi nella sua traduzione (step2) nelle lingue più diffuse al mondo e nella sua catalogazione (step3).

Ben presto è stato inevitabile l'interrogativo: "cos'è davvero un colore?".
Tutto si limita ad una percezione visiva generata dai segnali nervosi che i fotorecettori della retina inviano al cervello quando assorbono le radiazioni elettromagnetiche di determinate lunghezze d'onda e intensità nello spettro visibile. A questo punto necessariamente, la scienza (step6) e la chimica (step14) hanno assunto un ruolo determinante nella trattazione rigorosa del color aragosta e delle sue applicazioni (step17).
Dopo questi primi passi, ho ampliato ancora di più i miei orizzonti, visitando le strade più disparate come la musica (step5), il cinema (step7), la cucina (step12), il fumetto (step13) e la moda (step20), arrivando a delineare l'anatomia (step19) del color aragosta. Se si riflette inoltre sull'influenza emotiva che le differenti tonalità esercitano su ognuno di noi, non poteva mancare una tappa nel mondo dell'arte (step18), del design (step16) e dell'architettura (step22), che sfruttano appieno la potenza visiva di questo strumento, evocando in noi emozioni intime e profonde e facendo riaffiorare istintivamente ricordi di persone e personaggi (step21) lontani. Questo potere evocativo dei colori ben si lega inoltre al carattere simbolico del mito (step4), nato dal contatto con la natura, dal senso di mistero e di sacro che essa irradia e dal tentativo dell’uomo di darle un significato. Successivamente, il mio sguardo si è rivolto alla pubblicità (step15) e agli emblemi (step10), ambiti in cui il colore fa da padrone nell'attrarre e catturare l'attenzione dell'acquirente. Da non dimenticare infine, è stata la sosta per la ricerca del color aragosta nel linguaggio: quello "colorito" popolare (step8), ma anche quello in grado di immergerci in un'atmosfera immaginaria e romanzata (step11).

Ed eccoci arrivati quindi a destinazione, con il bagaglio arricchito di nuove conoscenze, una mente più aperta ai collegamenti e ancora tanta sete di conoscenza. Che ne dite, siete già pronti ad iniziare un nuovo viaggio?


  travel

Monday 19 December 2016

Aragosta selvaggia



Lévi-Strauss, è un antropologo francese e massimo teorico dello strutturalismo applicato agli studi. Nel «Pensiero selvaggio», espone il vincolo che unisce la «società occidentale» alle popolazioni a lei più remote. Nel tentativo di cogliere le strutture profonde, universali e atemporali, che sottomettono il pensiero umano, egli è giunto a postulare l'esistenza di una logica binaria che, allo scopo di classificare e ordinare il mondo, costruisce categorie mediante un sistema bipolare di opposizioni o contrasti. Per Lévi Strauss, l’asse logico è quella dimensione unificante dei fenomeni che sono messi in relazione tra di loro. Esso può indicare la dimensione del colore, della forma, della posizione, che collega due fenomeni, ma consente anche di stabilire una differenziazione.





Bhimbetka, zona archeologica nell'India centrale

Se pensiamo ad esempio al color aragosta, è facile trovare la sua dimensione primitiva, selvaggia. Basta ricondurci ai rituali dell'uomo preistorico grande pittore e incisore, che sbriciolando “terre” naturali e mescolandole con acqua o urina, otteneva colori sulle tonalità rosso-arancio, molto simili al color aragosta. 

Serra da Capivara, parco nazionale nel Brasile nord-orientale

Inizialmente, le pitture rupestri rappresentavano animali e scene di caccia. Il pittore era una specie di stregone che disegnava per far avere ai suoi compagni una buona selvaggina. Gli uomini primitivi erano convinti che gli elementi naturali avessero una “forza” invisibile superiore alla loro e così pensavano che riproducendo gli oggetti delle loro paure, la forza di questi oggetti potesse passare a loro, dando il potere di controllare tutto il mondo circostante. 


Sunday 18 December 2016

Anatomia dell'aragosta

Ciao a tutti sono il lucente color Aragósta,


se mi cercate sul vocabolario mi descrivono come un sostantivo femminile dal latino locŭsta «cavalletta». Molti crostacei con due lunghissime e sottili antenne, nelle coste rocciose atlantiche e del mediterraneo vantano la mia vivace tonalità, che li rende ancora più ricercati.                                       

Tutti fanno a gara per avermi! Risalto le forme delle donne con abiti sempre alla moda grazie al mio colorito tenue ma molto chic. Persino i mattoni grazie a me assumono una marcia in più (Brick Color Catalog), e i cartoni come la Sirenetta, Spongebob, o i fumetti come "Lobster Johnson" mi hanno scelto per caratterizzare i loro protagonisti!

             spongebob squarepants cheering lifting lobster exercising

Da non sottovalutare, inoltre, è ciò che riesco a suscitare nelle persone. In particolare, per cercare di capirmi un po' più a fondo possiamo ricondurci ai colori rosso-arancio che mi caratterizzano, rendendomi così attraente.
Il rosso è espressione di vivacità, gioia, erotismo, energia poiché infonde sensazioni di calore, eccitazione, aggressività, passionalità, ecc. Di fatto, in natura questo colore è rappresentato da elementi come il sangue (aggressività e pericolosità di un nemico), colore della lava del vulcano (energia ed aggressività della natura). E’ in grado di attrarre l’attenzione e, secondo alcuni, di accelerare il metabolismo. 
L'arancio invece è espressione di leggerezza, energia, sicurezza e passione; infonde sensazioni di allegria, libertà, stimolo positivo. 
Possiamo senza dubbio affermare quindi, che non posso far altro che trasmettere sensazioni gioiose, allegre e positive.
Niente male per essere un semplice colore vero?!

Friday 16 December 2016

Lobster cloud

Ecco per voi una nuvoletta a forma di aragosta, costituita da tutte le parole che definiscono al meglio il colore in esame. Queste parole, poste a voi come una piccola mappa, vi permetteranno di conoscere passo dopo passo questa tonalità nelle sue differenti caratteristiche.



Ma quale oggetto può concretizzare maggiormente questo colore? Cosa può esaltare questa tonalità nella realtà? Ecco per voi una lampada dalla forma particolare e accattivante che sembra rispondere perfettamente a queste domande, creando nell'ambiente una calda atmosfera dalle tenui sfumature color aragosta.






Architettura color aragosta

Ambiente: Lubiana è la capitale "verde" europea del 2016 , posti suggestivi da visitare , cosa vedere a Lubiana . :: Segnalazione a Trieste

La Chiesa francescana dell'Annunciazione (Frančiškanska cerkev), situata in piazza Prešeren a Lubiana, in Slovenia, venne costruita dagli Agostiniani tra il 1646 e il 1660 e oggi è uno dei simboli principali della città grazie alla sua posizione centrale e al suo sorprendente colore aragosta. La sua architettura e' in stile barocco, a navata unica con due file di cappelle laterali, il suo altare è opera dello scultore italiano Francesco Robba. La scalinata, che si affaccia sulla piazza, è luogo popolare per gli artisti di strada, gli anziani, i turisti e la gente che in genere attraversa la piazza per recarsi da una parte all'altra della città.















                                                                                                                    

Inoltre andando alla ricerca del color aragosta in un trattato di architettura, ho trovato per voi la presenza di questo colore nel numero 16, dell'Aprile 2015, del magazine "UP!Progetti-Architettura-Design", un periodico che offre ai progettisti approfondimenti e notizie dal settore. A pagina 41 infatti, viene descritta una "Lavanderia aragosta", in cui giocano insieme "Tinte neutre per gli amanti della sobrietà o pastello per chi predilige le atmosfere delicate, le sfumature classiche per gli ambienti chic fino alla calda modernità del colore Aragosta" che fanno sì che la lavanderia si colori di emozionante creatività.




Thursday 15 December 2016

Maurizio Costanzo in "Bontà loro"

E' consuetudine far coincidere la nascita del talk show in Italia con "Bontà loro" di Maurizio Costanzo (18 dicembre 1976), con un budget ridotto ad elementi scenografici quanto mai scarni: le famose tre poltroncine color aragosta per gli ospiti e lo sgabello mobile per il conduttore. La trasmissione inaugura un fenomeno destinato a dilagare e a diventare modello di ogni discorso televisivo: il bisogno di confessarsi in pubblico.




Maurizio Costanzo è un giornalista, conduttore televisivo e autore televisivo italiano. Nato a Roma il 28 agosto 1938, di nonni paterni ortonesi, figlio di Ugo, impiegato statale al Ministero dei Trasporti e di Jole De Toni, casalinga; frequenta il Liceo classico statale Giulio Cesare di Roma. Terminato il liceo e diplomatosi, non si iscrive all'università per continuare i suoi studi e laurearsi, bensì, come era il suo sogno e la sua ambizione, nel 1956 comincia giovanissimo la sua carriera di giornalista e, solo pochi anni più tardi, di autore radiofonico e televisivo di successo.